Dal 2015, anno della sua apertura, ad oggi la Fondazione Prada di Milano rappresenta un polo culturale attraente e coinvolgente, adatto a tutti i tipi di pubblico, dal più inconsapevole a quello più esigente. Una sala cinematografica caratterizzata da un’accurata selezione di proiezioni, un bar che permette di varcare la soglia del tempo, un ristorante dalla vista mozzafiato – peraltro da poco aperto al pubblico – e uno spazio satellite in pieno centro fanno della Fondazione Prada di Milano un’istituzione in grado di soddisfare molteplici interessi e anche qualche sfizio.
Osservatorio è uno spazio espositivo dedicato in prevalenza alla fotografia e dislocato su due piani, che si affaccia sulla cupola della Galleria Vittorio Emanuele II. L’acquisto del biglietto alla sede consente la visita gratuita all’Osservatorio entro 7 giorni dalla sua emissione, così come viceversa. Attualmente e fino al 20 agosto 2018 è in corso la mostra “Torbjørn Rødland: The Touch That Made You”, mentre la sede ospita il progetto espositivo “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943”. Quest’ultimo, visitabile fino al 25 giugno 2018, indaga attraverso 600 opere di oltre 100 artisti le modalità artistiche in Italia nel periodo compreso tra le due guerre mondiali non limitandosi a una pura messa in scena di opere in serie ma mostrandocele nel contesto dell’epoca. L’allestimento ricrea parzialmente le sale espositive, ambienti privati e/o pubblici in cui furono esposte le opere. Giacomo Balla, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Filippo de Pisis, Arturo Martini, Fausto Melotti, Giorgio Morandi, Scipione, Gino Severini, Mario Sironi, Arturo Tosi, Adolfo Wildt sono alcuni degli artisti che di stanza in stanza, di anno in anno, testimoniano il periodo contraddistinto dall’ascesa del Fascismo e dalla crisi dello Stato liberale.
Ciò che colpisce di più esteriormente e che conferisce alla Fondazione un’immagine ancor più elegante e quasi iconica (tuttalpiù per via del colore), è la torre dorata, cui interno sono ospitati alcuni lavori della collezione permanente. Prima o dopo la visita degli spazi espositivi è bene prendersi una pausa e tornare indietro nel tempo al Bar Luce, appena fuori dalla biglietteria. Non un bar comune, essendo stato progettato dal famoso regista Wes Anderson, il cui gusto per i toni pastello è inconfondibile. Quanto agli arredi, il pavimento e le pareti di legno impiallacciato, contribuiscono a ricreare lo stile degli anni Cinquanta e Sessanta della Milano d’epoca.
A segnare l’ultimo step evolutivo è la suggestiva Torre, il nuovo edificio che arricchisce e ridefinisce la visione del complesso sviluppandola su più livelli, nove per l’esattezza. All’interno dei sei piani espositivi della Torre è attualmente visibile il progetto “Atlas”, che riunisce, accostandole e/o confrontandole, opere di importanti autori contemporanei (i lavori sono datati dal 1960 al 2016) della Collezione Prada. Le ampie vetrate a tutta altezza offrono una vista inedita sulla città di Milano, di grande stupore per i visitatori. Anche all’interno del ristorante sono presenti opere d’arte, tra cui tre sculture di Lucio Fontana e piatti d’artista realizzati appositamente per il ristorante da altri artisti contemporanei. Il percorso all’interno della Torre è stato concepito in modo da cominciare la visita dall’ultimo piano e proseguirla in discesa, stessa modalità fruitiva del Guggenheim di New York.
Altra attrattiva è l’Accademia dei Bambini, il progetto che la Fondazione Prada dedica all’infanzia. Un luogo in cui poter dar sfogo alla creatività attraverso attività multidisciplinari dell’apprendimento ludico. Nei prossimi appuntamenti, scanditi nei mesi di maggio e giugno, i bambini saranno accompagnati in un viaggio astronomico da maestri provenienti da ambiti diversi alla scoperta di nuovi mondi. Tutte le attività sono gratuite e su prenotazione e si svolgono ogni sabato e domenica.
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